Hoje, último dia do ano. Como seria bonito não esquecer esta data, 31 de dezembro de 2010. Para nós palotinos, é uma data comemorativa, pois, há 178 anos, nosso Fundador, São Vicente Pallotti, recebeu uma grande graça, o Esponsalício Espiritual com Maria Santíssima (31/12/1832). Segundo seus escritos, que não podem ser comprovado por nós e nem rejeitado, porque ele foi a única destemunha deste acontecimento tão profundo, no qual Maria, Mãe da Misericórdia, para triunfar com o milagre da misericórdia sobre a ingratidão e inconcebíbel indignidade do mais miserável súdito do seu Reino de Misericórdia, dignou-se fazer misericordiosamente o Esponsalício espiritual com tal súdito, e concedeu-lhe o dote de tudo quanto possui, fez-lhe reconhecer, como seu, o próprio Filho Divino, e sendo Esposa do Espírito Santo, se empenhou para que ele seja inteiramente transformado no Espírito Santo. Ó Misericórdia de Maria, Imaculada Rainha, que piedosamente reza pelo seu sacrílego pecador, que jamais foi e será entre os súditos do seu Império de Misericórdia. Misericórdia! Misericórdia! Misericórdia! O paraíso é repleto da Misericórdia de Maria. Por isso, cantarei eternamente as Misericórdias do Senhor. Cantarei eternamente as Misericórdias de Maria.
[Segue o texto original, tirado das Obras Completas do fundador, enviado pelo Pe. Stanislao Stawicki, para comemorar os 178 anos do Esponsalício Espiritual de Pallotti com Maria, ou seja, uma genuína experiência mística, que jamais se ouviu na história. Temos mais dois casos, mas, o de Pallotti, é mais misterioso de todos].
Oggi, l’ultimo giorno dell’anno. Come sarebbe bello non dimenticare in questo 31 dicembre 2010 quelo che fu arrivato al nostro santo Fondatore 178 anni fa, il 31 dicembre 1832. Infatti, “nel dì ultimo dell’anno 1832 – scrive Pallotti, la gran Madre della Misericordia, per trionfare con un Miracolo di Misericordia sull’ingratitudine e inconcepibile indegnità del più miserabile suddito del suo Regno di Misericordia, si degna di fare misericordiosamente lo Sposalizio spirituale con tale suddito; e gli porta in dote tutto quanto possiede, gli fa riconoscere, come suo, il proprio Figlio Divino, ed essendo Sposa dello Spirito Santo, s’impegna perché egli sia interamente trasformato nello Spirito Santo. Oh Misericordia di Maria, Immacolata Regina, che tanto pietosamente si muove a pregare per il più sacrilego peccatore che mai fu e sarà tra i sudditi del suo Impero della Misericordia. Misericordia! Misericordia! Misericordia! Misericordia! Misericordia! Misericordia! Il Paradiso è pieno delle Misericordie di Maria. Canterò in eterno la Misericordia del Signore. Canterò in eterno le Misericordie di Maria!” (OOCC X, 195-196).
Una pagina semplice e sublime; sublime proprio perché in essa il santo racconta con semplicità un’esperienza mistica. Lo Sposalizio Spirituale di san Vincenzo con la Madre di Dio, come tutte le esperienze di questo tipo, non partì da lui. Questi fatti dipendono solo dalla Misericordia di Dio. È la Madre di Dio che prende l’iniziativa di celebrare il suo sposalizio con don Vincenzo. Non abbiamo alcun mezzo per fare un’analisi storica del fatto. Il santo che lo narra è l’unico testimone; o lo si rifiuta, o lo si prende come giace. Una cosa è certa, quest’ultimo giorno dell’anno 1832 Pallotti, come noi oggi, è stato a Roma.
Oggi, l’ultimo giorno dell’anno. Come sarebbe bello non dimenticare in questo 31 dicembre 2010 quelo che fu arrivato al nostro santo Fondatore 178 anni fa, il 31 dicembre 1832. Infatti, “nel dì ultimo dell’anno 1832 – scrive Pallotti, la gran Madre della Misericordia, per trionfare con un Miracolo di Misericordia sull’ingratitudine e inconcepibile indegnità del più miserabile suddito del suo Regno di Misericordia, si degna di fare misericordiosamente lo Sposalizio spirituale con tale suddito; e gli porta in dote tutto quanto possiede, gli fa riconoscere, come suo, il proprio Figlio Divino, ed essendo Sposa dello Spirito Santo, s’impegna perché egli sia interamente trasformato nello Spirito Santo. Oh Misericordia di Maria, Immacolata Regina, che tanto pietosamente si muove a pregare per il più sacrilego peccatore che mai fu e sarà tra i sudditi del suo Impero della Misericordia. Misericordia! Misericordia! Misericordia! Misericordia! Misericordia! Misericordia! Il Paradiso è pieno delle Misericordie di Maria. Canterò in eterno la Misericordia del Signore. Canterò in eterno le Misericordie di Maria!” (OOCC X, 195-196).
Una pagina semplice e sublime; sublime proprio perché in essa il santo racconta con semplicità un’esperienza mistica. Lo Sposalizio Spirituale di san Vincenzo con la Madre di Dio, come tutte le esperienze di questo tipo, non partì da lui. Questi fatti dipendono solo dalla Misericordia di Dio. È la Madre di Dio che prende l’iniziativa di celebrare il suo sposalizio con don Vincenzo. Non abbiamo alcun mezzo per fare un’analisi storica del fatto. Il santo che lo narra è l’unico testimone; o lo si rifiuta, o lo si prende come giace. Una cosa è certa, quest’ultimo giorno dell’anno 1832 Pallotti, come noi oggi, è stato a Roma.
Nenhum comentário:
Postar um comentário